Psicosi reattiva da web: internet e Facebook sono come una cocaina elettronica, ci rende pazzi, dipendenti e, in determinati casi, incoraggia le ossessioni, la dipendenza e le reazioni da stress.
Potreste fare a meno di Facebook?
Vi credete capaci di rinunciare ad una connessione internet per un giorno intero?
Quanto vi innervosisce pensare di non poter leggere gli ultimi aggiornamenti dei vostri amici?
Sembrano domande sciocche a chi non usa i social media, ed in particolare Facebook, ma tutti gli altri che lo usano abitualmente sanno benissimo che nessuna delle domande sopra riportate è completamente priva di senso.
Ebbene sì: esiste la dipendenza da Facebook e non è nemmeno una problematica rara.
Se poi si estende la questione all’uso di internet in generale, i numeri si alzano drasticamente: sono moltissime le persone che sentono il bisogno oramai incontrollabile di leggere le mail, le notizie, i social, i blog… Qualunque cosa sia online e per molti è diventato un bisogno compulsivo.
In realtà, ad esempio, nessuno avrebbe davvero bisogno di leggere gli aggiornamenti delle notizie su Facebook ogni due ore, ma in molti lo fanno per abitudine ed è un automatismo!
Il problema nasce quando si viene privati di quella insana e inutile abitudine: le reazioni potrebbero essere davvero terribili e spesso ci si trova di fronte a reazioni depressive o aggressive.
Incredibile quanto internet ci abbia già condizionato…
Uno studio australiano, eseguito dal docente Eric Vanman della School of Psycology del Queensland, ha prodotto risultati davvero interessanti.
Nel loro esperimento, Vanman ed i suoi collaboratori, hanno preso un gruppo di 138 utenti attivi su Facebook e li hanno poi divisi in due gruppi: 70 sono stati invitati a non utilizzare Facebook per 5 giorni, mentre i rimanenti 78 hanno potuto continuare ad usare il social media come di consueto.
I ricercatori hanno intervistato i partecipanti prima e dopo l’esperimento, testando così i livelli di stress, soddisfazione, percezione della solitudine, e umore, hanno anche controllato i livelli di cortisolo salivare: il cortisolo è una chiara misura dello stress e più alto è il livello di cortisolo e più alto è lo stress.
I risultati sono stati piuttosto chiari: chi ha rinunciato a Facebook ha visto scendere rapidamente il livello di stress.
Ma lasciamo che sia Vanman a spiegarci le premesse del suo studio:
“Sono stato un utente di Facebook per 10 anni. Avevo parlato con i miei coautori di come occasionalmente dovevo “lasciare” Facebook di tanto in tanto perché lo trovavo schiacciante quando il numero dei miei amici cresceva.
Abbiamo parlato e ci siamo resi conto che questo stava accadendo anche a loro e ai loro amici.
Ogni volta che uscivo da Facebook, provavo un immediato senso di sollievo che durava per giorni. Ma poi cominciavo a sentirmi come se mi stessi perdendo e dovevo riconnettermi. Il ciclo sarebbe iniziato nuovamente… Le persone hanno a lungo segnalato in altre ricerche che Facebook può farli sentire male con se stessi o causare stress.
Molte persone hanno lasciato Facebook in modo permanente a causa di ciò.
Altri prendono “vacanze da Facebook”, in cui disattivano o chiudono Facebook per alcuni giorni, settimane o addirittura mesi”.
Lasciamo allo scienziato australiano anche la possibilità di spiegarci direttamente i risultati del suo studio:
“La nostra ricerca dimostra che ‘lasciare’ Facebook per soli cinque giorni è sufficiente per ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Il gruppo di controllo, che non ha lasciato Facebook, non ha mostrato questo… Abbiamo anche riscontrato, tuttavia, che le persone a cui è stato chiesto di abbandonare Facebook per 5 giorni sono state meno soddisfatte delle loro vite.
Molti erano apertamente felici quando lo studio era finito perché potevano tornare su Facebook… Una scoperta inaspettata è che le persone nella condizione No Facebook hanno trascorso più tempo in contatto faccia a faccia con gli amici la domenica durante lo studio”.
In sostanza un distacco da Facebook per cinque giorni riduce lo stress ma poi, verso la fine dei giorni di privazione, sembra che lo stress torni ad aumentare per la mancanza. Una vera dipendenza.
Gli studi di questo genere sono solo all’inizio e anche Vanman si augura di potere estendere il campo:
“Consideriamo questa ricerca preliminare e vorremmo condurre uno studio molto più ampio in cui potremmo esaminare questi effetti sul cortisolo per un periodo molto più lungo. Tuttavia, i nostri risultati iniziali qui suggeriscono che le persone dovrebbero cercare di fare pause da Facebook ogni volta che sentono che sta per essere ‘troppo’.”
Se gli studi cominciano a dare dei risultati che non lasciano dubbi, c’è da cominciare ad interrogarci sul nostro rapporto con internet ed i social media: abbiamo un rapporto sano con essi o stiamo scivolando in una dipendenza?
Abbiamo la possibilità di scoprirlo con un test: infatti la psicologa e Direttrice del Center for Online Addiction di Bradford in Pennsylvania, Kimberly Young, ha sviluppato un test basato su uno studio da lei effettuato sulla IAD (Internet Addiction Disorder, ovvero la dipendenza da internet).
Il test è molto semplice e si basa su 20 domande.
Ve le proponiamo per capire quale sia il livello della vostra dipendenza da internet e Facebook: dovete stabilire un valore alle vostre risposte basandovi su questo semplice schema.
Mai = 1
Raramente = 2
A volte = 3
Spesso = 4
Sempre = 5
Ora, utilizzando le risposte poco sopra, rispondete a queste domande e annotatevi i valori corrispondenti:
- Quante volte vi siete accorti di essere rimasti on line più a lungo di quanto intendevate?
- Vi succede di trascurare le faccende domestiche per passare più tempo on line?
- Quante volte vi succede di preferire l’eccitazione offerta da Internet all’intimità con il vostro partner?
- Vi capita di stabilire nuovi rapporti con altri utenti on line?
- Vi è mai successo che le persone attorno a voi si lamentino per la quantità di tempo che passate on line?
- Accade che i vostri studi risentano negativamente della quantità di tempo che passate on line?
- Vi succede di controllare la vostra email prima di fare qualche altra cosa importante?
- La vostra resa sul lavoro o la vostra produttività sono influenzate negativamente da Internet?
- Vi succede di stare sulla difensiva o di minimizzare quando qualcuno vi chiede cosa fate on line?
- Quante volte vi ritrovate a scacciare pensieri negativi sulla vostra vita con il pensiero consolatorio di Internet?
- Vi succede di scoprirvi a pregustare il momento in cui sarete nuovamente on line?
- Vi capita di temere che la vita senza Internet sarebbe noiosa, vuota e senza gioia?
- Vi capita di innervosirvi, alzare la voce o rispondere male se qualcuno vi disturba mentre siete collegati?
- Perdete ore di sonno perché restate alzati fino a tardi davanti al computer?
- Vi succede di concentrarvi col pensiero su Internet quando non siete al computer, o di fantasticare di essere collegati?
- Vi capita di scoprirvi a dire “ancora qualche minuto e poi spengo” quando siete on line?
- Avete già tentato di ridurre la quantità di tempo che passate on line senza riuscirvi?
- Cercate di nascondere agli altri quanto tempo passate on line?
- Vi capita di scegliere di passare più tempo on line anziché uscire con gli altri?
- Vi succede di sentirvi depressi, irritabili o nervosi quando non siete collegati, mentre state benissimo quando siete nuovamente davanti al computer?
Adesso che avete davanti a voi l’elenco dei valori che avete dato ad ogni vostra risposta passiamo a fare i conti: sommate tutti i valori e poi preparatevi ai risultati…
Se il punteggio che avete totalizzato è compreso tra i 20 e i 39 punti, siete nella normalità e siete in pieno controllo della situazione, ma non esagerate!
Se invece il vostro totale è compreso tra 40 e 69 punti, qualche problemino con internet cominciate già ad averlo: dovreste cominciare a prendere seriamente la possibilità di fare qualcosa a riguardo.
Se il vostro risultato è compreso tra 70 e 100 punti, la situazione comincia ad essere grave e bisogna prendere provvedimenti al più presto. Consultate uno specialista, meglio non rimandare.
Bene…fateci sapere quanto siete dipendenti da internet!