Le dimissioni del Santo Padre fanno tanto parlare e… scrivere. Fra i tanti articoli, ne ho letto uno che ricordava con affetto Papa Giovanni XXIII e sono stata colpita da una sua celebre frase:
“Spesso di notte mi capita di svegliarmi con l’angoscia di un grosso problema e di deciderne di parlarne al papa. Poi, mi sveglio del tutto e mi ricordo che il papa sono io”
Questa frase mi ha fatto pensare ai vari ruoli che siamo chiamati a svolgere durante la nostra vita… e giĆ , una vita per tanti ruoli, ciascuno dei quali strettamente collegato a un valore ben preciso. Infatti durante il corso della nostra esistenza indossiamo le vesti di genitore, amante, figlio/a, marito o moglie, famigliare, amico/a, guida di noi stessi, e quelle legate al nostro lavoro. Sorrido pensando che ciascuno ĆØ un piccolo teatrino ambulante e, all’occorrezza, mette in atto scene diverse e personaggi diversi; ma il protagonista ĆØ sempre uno (noi stessi), ciò che cambiano sono gli abiti, i ruoli.
Certamente molti di noi ricoprono molti ruoli (riflettete e provate a scriverli tutti!), la nostra abilità e maestria sta nel viverli tutti al meglio e con equilibrio, dando il meglio di noi stessi. Sicuramente, a tal fine, sarebbe opportuno scegliere e dedicarsi ai primi sette o otto che riteniamo per noi più importanti così da dare il nostro meglio, senza disperdere energie in quelli non proprio fondamentali.
A parer mio, il ruolo più importante, il primo per ciscuno di noi, deve essere prenderci cura di noi stessi, fisicamente, psicologicamente e moralmente. Badare a se stessi è essenziale al fine di essere più forti ed elastici, per rimanere al centro della propria vita anziché essere sballottati qua e la da forze esterne.
Solo nel momento in cui siamo sinceri con noi stessi e ci occupiamo di quello che realmente ci sta a cuore, viviamo la vita con la massima lealtĆ .
Daniela Deligia